Grandangolo. Spazi di sogno per una convivenza sicura. Il progetto di AuroraLAB di aggiudica il finanziamento di ToNite
Sono usciti gli esiti del Bando ToNite, lanciato dalla Città di Torino nell’ambito del progetto europeo che mira a migliorare la percezione della sicurezza nelle ore serali lungo le aree che costeggiano il fiume Dora, finanziato nell’ambito della call del programma europeo Urban Innovative Actions sul tema della urban security.
Il progetto Grandangolo, presentato da AuroraLAB come capofila di un partenariato composto da Università degli Studi di Torino (Centro Luigi Bobbio), Istituto Comprensivo Torino II, Associazione Almaterra, Comitato Cittadini Quadrilatero Aurora, Associazione Filieradarte, Associazione Fuori di Palazzo, Unione Sportiva Acli Torino e Epica Film si aggiudica il primo posto in graduatoria con il progetto “Grandangolo. Spazi di sogno per una convivenza sicura”.
Grandangolo mira a promuovere una riqualificazione di specifici spazi pubblici del quartiere Aurora – in particolare un tratto di Lungo Dora Napoli e gli angoli di alcuni incroci significativi – attraverso una partecipazione attiva dei cittadini, conferendo ad essi delle caratterizzazioni tematiche ed animandoli con attività culturali, concentrate in particolare nelle fasce preserali e notturne. In tal modo ci si propone di qualificare direttamente la fruizione di un insieme di angoli e tratti di via nell’isolato oggetto del bando, mettendo a punto al tempo stesso una metodologia di progettazione partecipata, ispirata al modello dell’urbanistica tattica, che possa essere ripresa anche al termine del progetto per la riqualificazione di altri spazi.
Un tema privilegiato per innescare questo processo è quello del “sogno”, nella duplice valenza del termine. Da un lato il sogno notturno, come tema di iniziative artistiche, culturali, educative, scientifiche per animare gli spazi pubblici, coinvolgere le scuole, gruppi con attività espressive, associazioni di migranti interessate a condividere immagini e simbolismi del sogno nelle rispettive culture. Dall’altro lato, il sogno come espressione cosciente di un desiderio di cambiamento, come indicazione di un futuro che si vorrebbe realizzare, in particolare riferito al proprio quartiere ed al suo spazio pubblico.
Tra attività previste vi saranno interventi di urbanistica tattica progettati con gli abitanti, con l’obiettivo ti trasformare le aree di sosta e i marciapiedi dell’isolato tra C.so Giulio Cesare e Lungo Dora Vercelli-Emilia in spazi di socialità e dar vita a un laboratorio permanente di urbanistica tattica per la formazione di soggetti interessati alla realizzazione di iniziative di urbanistica tattica in altri spazi del quartiere. Inoltre saranno realizzate iniziative di Teatro Sociale e Danza di Comunità con gli abitanti per raccontare la bellezza e il significato degli spazi trasformandoli in cartoline da spedire, iniziative artistiche nello spazio pubblico sul tema del sogno in diverse culture, con opere di artisti su temi onirici diffuse nello spazio pubblico, iniziative di ascolto, cura e salute davanti alla farmacia o aprire al quartiere il cortile della scuola Parini per confermarne il ruolo di inclusione ed educazione alla diversità.